L’odore dei fiori che hai ucciso di sete
dimentica dei bianchi davanzali
allevati per sogni , ora è per noi
l’anima di un assorto cimitero
di vegetali putridi, di rose
stupefatte di morte : durerà
ancora questa notte sulla fronte
del vento, fra i vasi di terra cotta:
poi dove andrà, se fluirà lontano?
Non sei un fiore di carne anche tu?
E se qualcuno ti avesse piantata
qui, sul terreno fertile del cuore?
Se qualcuno ci semina, me e te,
in cimiteri vivi di speranze, in giardini
di futuro e se la morte è solo il principio
della fioritura …? Oh, spalanca la finestra!,
aleggia ancora qui, quel profumo?
Autore: Gianni Toti
Data: 5 settembre 1956
Numero serie: 1956_481
Evento scatenante:
Temi: legame; contemplazione
Emozioni trasferite nella scrittura: mancanza