Sarò la vostra Memoria,
senza di me non avreste saputo
donde venisse l’indolenza dello spazio
e senza desiderio sarebbe stata,
la vostra, una soddisfazione manchevole.
nell’ore nè diurna nè notturna
in cui, lo so , su cosmiche amàche
galleggerete sospesi nel vento
dormendo epoche d’altri
universi e per mano
poi prendendo pianeti bambini
creati nel sogno,
Quella pungente antichissima
pena di essere soli, voi tutti,
senza Noi, così lontani
nelle pagine oggi scritte,
sarò io, che adesso vi concepisco,
dolorosamente , piegato sulla carta
quasi sullo specchio del futuro
dove fluttuate appena, fantastici
Autore: Gianni Toti
Data: 28 maggio 1957
Numero serie: 1957_619
Evento scatenante: introspezione
Emozioni trasferite nella scrittura: fragilità ; consapevolezza
Temi: fragilità umana; imperfezione umana; poesia