Il giorno è riuscito ad accomiatarsi,
ho lavato le mani e la mente
dalla polvere e dal lavorìo
inquieto sul pantano
delle carte, la moglie si è chiusa nel letto,
gli ospiti intrusi scivolano nella notte
indietro e gridano
silenziose le lontananze,
siamo vicini a perderci
nella solitudine del pianeta
inchiodato nel deserto, astrale cammello,
zattera neppure alla deriva,
sono quasi solo, mi metto in ascolto
incollo l’orecchio allo spazio…
e con la luce di morte stelle
arrivano voci di bocche già chiuse
da pozzi cosmici senza fine…
Autore: Gianni Toti
Data: 08 settembre 1957
Numero serie: 1957_651
Evento scatenante: insonnia
Emozioni trasferite nella scrittura: malinconia; inquietudine; tristezza
Temi: malinconia; solitudine