Affacciati – disse – non avere paura,
e io spalancai i vetri, deciso
a non aver paura della notte :
o luna o stelle o nuvole di zolfo
qualcosa ci sarà in cui specchiarmi.
E la luna non c’era, niente stelle,
né abbagliate nuvole, non c’era
nulla, la fuori, nulla, neanche il cielo.
Qualcuno aveva spento tutto quanto.
Richiusi la finestra, accesi il lume
e scrissi questa breve relazione
per me soltanto – chi mi crederebbe,
se il giorno hanno riacceso tutto?
Eppure un giorno sarà spento il cielo,
e nessuno lo saprà …
neanch’io
Autore: Gianni Toti
Data: 17/10/1959
Numero serie: 1959_1112
Evento scatenante: osservazione della natura; insonnia
Emozioni trasferite nella scrittura: riflessione
Temi: notte; contemplazione; condizione umana