Rideva assurdo come un generale
coltivava un giardino di medaglie
fiorito in petto, con tutti i nastrini
– i petali – in corteo sventolanti
Il mondo in parata gli passava davanti
ogni mattina, fitto di soldati
Moriva sempre nei suoi grandi sogni
in testa a tutti, in eroici assalti
poi si pentiva e non moriva mai,
era solo ferito, egregiamente
ferito e basta. E come poi potrebbe
ascoltare mansueti le canzoni
per lui cantate – o grande generale!
nei giorni del folclore nazionale?
Rideva assurdo come un generale
il generale. Il suo nome volete?:
Strössner, del Paraguay, uno dei tre
ultimi assurdi padroni dell’uomo…
Autore: Gianni Toti
Data: 02/1960
Numero serie: 1960_1144
Evento scatenante: giornata del folclore paraguayano
Emozioni trasferite nella scrittura: ironia
Temi: lotta; politica