Un mio amico definiva “ali”
aprendole come finestre, le pagine
dei giornali.
Era un amico inguenuo, un entusiasta:
davanti allo specchio saltava la sua immagine
come un ginnasta.
Venature di foglie in un tessuto di orrori:
non vedeva altro nell’oscura farragine
che nuovi fervori.
Era un lettore paziente, beveva l’aperitivo
del delitto, ogni mattina, sfogliando pagine
di un mondo definitivo.
Autore: Gianni Toti
Data: 10/03/1960
Numero serie: 1960_1151
Evento scatenante: ispirazione da una lettura
Emozioni trasferite nella scrittura: malinconia; inquietudine; amarezza
Temi: malinconia; critica sociale