Tu mi parli di cielo con traslati
e di stelle con tante metonimie,
d’amore, poi, a immagini gemmanti
che si assembrano folte ad un crocicchio
di pensieri agitati, – ahimè, si intricano
come cespugli le costellazioni
delle parole quando tu metafori…
Oh, feticci verbali, oh, arabeschi
arroganti, “Mjsterienspiel”, semantico
incrociarsi di clown e di bambini,
schegge di simulacri devastati,
universi scrutati al microscopio
magici crittogrammi, percezioni
filiformi dell’anima, sorprese
di parole vibratili, fantastiche
tessiture di enigmi dolci frane
del tempo trasformate da vascelli
in preda oggi a boracce tempestose,
lo so, fratello, in mia presenza mai
lavorerà la vita ai suoi progetti,
forse per questo adesso fugge via
la carta qui, tutta pena e inquietudine
Autore: Gianni Toti
Data: 12/05/1960
Numero serie: 1960_1218
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: introspezione
Temi: anima; universo; poesia
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