La morte messa in fuga dagli eserciti
dei bambini, la vita sgominata
dalle annate dei morti, e sotto, eterno,
il campo di battaglia, pieno di ieri…
fino a quando la guerra? O è per sempre?
I morti non lo sanno, non lo sanno
neppure i vivi, e i bambini dimenticano
quel lungo lento nascere, quel sogno
della materia, anche il primo risveglio…
I morti si danno del tu, dietro di noi,
rimandano indietro la doamnda
attraverso il tempo, una staffetta a ritroso.
Verificano. Forse un giorno una tregua
fu firmata tra vita e morte, forse….
E io dico e scrivo; morte, cinque lettere,
e certifico, esatto, lo spessore dell’essere,
Dico e scrivo, nient’altro, e questo è tutto…
Autore: Gianni Toti
Data: 05/07/1960
Numero serie: 1960_1270
Evento scatenante:
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine; angoscia; malinconia; rassegnazione
Temi: morte; vita; contemplazione; condizione umana
