Il profilo dei morti nella notte,
cordigliera di sonno, impassibili,
e l’ascia del tempo, a perpendicolo,
filo a piombo dai pianeti……
E la prola “taciturno”,
adatta al mondo,
la parola “parola”
adatta ai naufraghi
Avete conservato
gli ultimi respiri
dei morti nelle anfore
infrangibili del vissuto?
Non seppellite nulla, non dobremmo
seppellire nulla, noi avremmo dovuto,
lasciare i morti al sole e alla luna
e ritirarci, in silenzio, sotto il cielo
Le libere pianure della morte
grandi ossa profilate verticali,
bianche memorie dimenticate…..
forse avremmo capito…
Autore: Gianni Toti
Data: 28/08/1960
Numero serie: 1960_1324
Evento scatenante:
Temi: vita; morte; condizione umana
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine; malinconia
