Non lasciatemi qui, vengo con voi,
giorni affilati che tagliate il tempo
e la sua carne tenera, la nostra
carne tutta di morte già vissuta,
con fendenti di buio e sangue d’ore.
Vengo con voi, vi rincorro, serbando
vecchie allegrie come pegno, e il silenzio
come estrema emozione, spolverando
il bavero di inutili minuti
imputriditi fra i bottoni, come
i lenti fili che ce li aggrovigliano
sul petto dove chiudono il respiro…
Vengo con voi, un po’ indietro, certo
restando, e mantenendo la distanza,
con le rincorse, i salti, i doppi passi.
Non temete, laggiù ci sarò anch’io
e là faremo conti di pazienza.
Poi, torneremo dietro, dove i passi
degli uomini perduti forse il vento
avrà già cancellato, e la memoria
scrive nomi di friabile marmo…
Autore: Gianni Toti
Data: 12/09/1960
Numero serie: 1960_1339
Evento scatenante:
Temi: solitudine; parole
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine
