L’ultimo ha voltato adesso l’angolo

L’ultimo ha voltato adesso l’angolo
dietro il penultimo che chiudeva il portone,
la via, è vuota, un bicchiere bevuto
non c’è nessuno (come ci può essere?)

Ti affacci alla finestra dei tuoi occhi delle palpebra
ed è così, sembra così, il silenzio
passeggia come un vigile notturno
da laggiù a quaggiù, carico di gridi

Ma tu guardi, lo so, con altri occhi,
e scorgi qua e la quello che resta,
pazzi di vita abbandonati, vero?
buttati via, rifiuti, forse perdite….

Non si può farci nulla, arriverà
tra poco il giorno spazzino a pulire,
quando uscirai non ci sarà più niente,
qualche macchia soltanto qua e là

macchine d’uomo, facilissime da cancellare..

– Rendiconti

Autore: Gianni Toti

Data: 16/09/1960

Numero serie: 1960_1343

Evento scatenante:

Temi: silenzio; contemplazione

Emozioni trasferite nella scrittura: desolazione; malinconia: angoscia