Deve avere un senso
in questo ultimo angolo dell’universo
in questa piega qualsiasi del tempo
quest’uomo qui, casuale,
scrive, accoppia parole, lontanissime
tra loro come secoli, e prova
e riprova se scocchi una scintilla
tra trucioli di sillabe, tra schegge
d’amica vecchia, secca come foglia
ha dovuto passare tanto tempo,
dall’acqua, dalle amebe, dagli alberi,
non c’erano orologi a calcolarlo
perché era impossibile, era lento
il tempo, e immensa la respirazione
dell’attimo
miliardi d’uomini caddero
per arrivare a me
non deve avere senso
Autore: Gianni Toti
Data: 30/09/1960
Numero serie: 1960_1357
Evento scatenante:
Temi: contemplazione; universo; tempo; condizione umana
Emozioni trasferite nella scrittura: malinconia; inquietudine
