Un cuscino di tenebra?

Un cuscino di tenebra? No, amico,
un’aiuola di rose innamorate,
piantate in nome del mio nome
questo
il destino che mi son detto
dentro
questa mano, che piccola divide
l’infinito universo come un punto
su una pagina bianca crea il nord
dell’anima, la prima sua parola
e il sud amaro, che si scrive in calce

Solo vorrei che qualche giardiniere
che se ne andò per primo, mi insegnasse
come gli uomini lasciano “la valle
delle lacrime”, se poi c’è una scala
o un declinio o una svolta, se un abisso
o un’altezza, e il motivo musicale
delle ossa che cadono nel nulla
colmandolo di tempo consumato,

Un poeta, magari, che ci disse
di cantare e ci dette una lezione
di dolci ritmi, di fresche cadenze.
Che ci insegni con dignità a tacere….

Autore: Gianni Toti

Data: 20/10/1960

Numero serie: 1960_1377

Evento scatenante:

Temi: vita; morte; universo; condizione umana

Emozioni trasferite nella scrittura: malinconia; inquietudine