Il tempo ai nostri ordini, costringerlo
a fermarsi o a lanciarsi
in qualsiasi direzione,
a qualsiasi velocità,
accelerato, rallentato, lentissimo…
La gente potrà uscire
fuori dalle giornate
come i passeggeri
dei tranvai, degli autobus.
E risalire, dire al conducente:
accelere, ti prego,
voglio arrivare, presto,
la dove si finisce,
ma senza rinunciare
a vivere: e così
correre, in un attimo,
Oppure rallentare
tanto da concludere
poco prima dell’eternità..
Autore: Gianni Toti
Data: 30/10/1960
Numero serie: 1960_1387
Evento scatenante:
Temi: tempo; vita; morte; condizione umana
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine; malinconia
