Tu hai preso troppo alla lettera il mondo
e la vita e la morte,
hai preso in parola la parola
come se una parola fosse il nome
della “cosa” appena indicata, e l’indice
dovesse pronunciarsi, dirsi “indice”
per indicare veramente.
Tutto
invece è come questa riflessione,
arbitraria, breve, approssimativa,
Niente turba il passato, lo sai,
e tutto è già passato, anche il futuro,
non c’è un futuro che futuro resti
Tutto è immagine e fiore in questo giardino,
che un giardiniere semina con occhi spenti
e sogni interrotti a metà…
Non prendermi alla lettera, ma ascoltami
Autore: Gianni Toti
Data: 02/11/1960
Numero serie: 1960_1390
Evento scatenante:
Temi: vita; morte; tempo; condizione umana
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine; malinconia
