Leggi; passo felpato, leggi qui:
“passo felpato nella notte, leggi,
“passo felpato”, “presenza”, “chissà”,
silenzio screziato, rumori, “romori”
linee di “romori”, segui,
rughette sulla pelle del silenzio…
“Passo felpato”, leggi, e poi ripetilo:
il rumore con scarpe leggere,
con felpa, con sabbia, con dita sulle labbra,
sottorumore sotto voce sottopresenza, cioè
quasi assenza, quasi
presenza, un accenno, ecco, un indizio….
Di che cosa, dimmi di che cosa?
Hai letto, hai letto e ripetuto:
“passo felpato”, magari “nella notte”
che attutisce con arena di buio
anche il rumore – suono delle stelle..
Perché dunque queste due parole ti turbavano?
Autore: Gianni Toti
Data: 07/11/1960
Numero serie: 1960_1395
Evento scatenante:
Temi: contemplazione; silenzio
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine
