Il fiume è una vena aperta
tu navighi su una vena
e la tua vela è incerta
sicura è solo la tua pena
Nel carboncino della notte
nascondo il mio remo bruciato
le sartie, le vele rotte,
non di te che me ne sono andato
Ora aperta è la mia vena
e come un fiume discende
su tenere sponde d’arena
Spenta è la luce, chi la riaccende?
Autore: Gianni Toti
Data: 03/12/1960
Numero serie: 1960_1421
Evento scatenante:
Temi: notte; vita
Emozioni trasferite nella scrittura: inquietudine; malinconia
