Andromaca con l’elmo

I
Solleva, Andromaca,
il peplo dalla polvere.
E va’ e prendi
il mio elmo in mezzo a loro.
Prima che la notte,
prima che la carne
sia violata dal nemico,
metti l’elmo;
metti l’elmo a tua corona
e imprigiona i capelli
e il viso che è soave. Trascina
anche i veli scuri della luna
e le trine dei lamenti,
e il sole del mio lutto.
Alza il peplo nelle pieghe,
alzati solenne,
avanza in mezzo a loro.

II
Ettore, ancora;
parlami ancora. L’elmo è sugli occhi.
Sento il vuoto
tra il metallo e i capelli.
Sento il peso e il dolore
e l’abbandono d’esser io;
io, Andromaca, da sola.

Autrice: Anna Bazzo Moretti

Data: 2017

Situazione / evento motivante: Meditazione davanti a una scultura

Temi: La morte e la conseguente solitudine di chi resta

Emozioni trasferite nella scrittura: L’angoscia di chi resta e la vuota solitudine