Prima D’Amore

Prima d’amore, quando era un sogno
Vento le raffiche tue musicavano
In sarabande per le cime agli alberi
Nudi che si spogliavano
Prima d’amore, quando ignoravo
La schiavitù della fantasia
E le allegrie senza gioia
E le tristezze senza dolore
Erano il pane della mia noia
Bastava tu vento suonassi pei rami
Del tuo migrare triste sui fremiti
Di cui veni l’esile verde – sottile
Memoria del viaggio d’amore –
E ne fluiscono fili di pianto

Bastava la felicità dell’ala
Sgorgata folle dal trasalimento
Convulso di un istante – e varca rapido
I confini del breve
Arco dell’orizzonte, solo agli occhi
Sogno di un’esistenza vasta- e tace
Dopo turbato il volto delle cose.

Bastava una parola in ansia
Di uomini o un canto, era un senso
Che mi varcava e infinita:
sconfinare nell’attimo la morte
che ci passa, era un sogno, ma taceva
sempre, turbato, il volto delle cose.

E mi era una risposta incomprensibile
La mano nella spalla d’un amico,
squarciava il velo del trasognamento
e mi avvertiva della vita amante
disilludeva l’anima e in tristezza
tarpava le ali al volo inaccessibile
credevo mi atterrasse una nemica
mano e non comprendevo che a una vera
fuga tu mi chiamavi, amato amore.
Ed un ritorno triste era ed ostile
La vita e questa sua necessità
E l’impassibile volto severo

Poi mi quietavo in qualche fantasia
Breve donata dall’occasione
E in cuore amavo te malinconia
Malinconia serenità gentile
Del dolore
Salivo unite i crepuscoli
Dell’amore.

Bastava musica di vento
Felicità d’ala ed un canto
E mi accorgevo di esistere
Ed era buono vivere.

Ora mi occorre altro leggere
Nell’attimo: non cielo
Voli parole o canti
Ma un volto vero indocile non mio
Ed un profumo darmi parvenza
Tremante di rosa e di biondo
Raggio in azzurre acque
E mi accorgo di morire
Ed è dolce agonia.

Autore: Gianni Toti

Data: 29 gennaio 1943

Numero serie: 1943_0006

Temi: Amore

Emozioni trasferite nella scrittura: Amore; disillusione; malinconia