Parole senza voce, levità
assorta in sé, se nulla la commuove,
ali dell’inquietudine o rivolta
del silenzio all’attesa senza nome,
parole dell’attesa, voi segrete
sillabe senza suono, al suo lontano
porto di pace avvicinate il canto
immusicale – nasceranno note
fragili, di cristallo, esili steli
d’eternità saliranno in corolle
di musica, fiorirà leggera
la sinfonia sognata della luce,
l’aria che oscilla cerula alle altezze
affiderà il presagio
del suo canto non nato a una fraterna
diafanità.
Autore: Gianni Toti
Data: 1 ottobre 1943
Numero serie: 1943_0012
Temi: Attesa; fragilità umana
Emozioni trasferite nella scrittura: Inquietudine