Sono soltanto un uomo, un uomo solo
che indugia stanco sulla soglia del sonno
e non entra nel sogno senza porte
la casa aperta nella casa chiusa,
batte nel buio il tempo a due cadenze
ed io non so chi sognerò stasera
e chiedo agli occhi i volti e non s’accordano
nessuno al desiderio e resta vuoto
lo schermo assorto della fantasia
folto d’ombre leggere – e si dileguano,
la danza lieve della poesia
Quanto faticherò stasera ad inventarti,
bella serenità, un leggero viso,
e farti un passo lieve di fanciulla
e sgorghi un dolce riso dal silenzio
così ch’io creda il vento una carezza
dalla finestra che non chiuderò.
Autore: Gianni Toti
Data: 30 novembre 1944
Numero serie: 1944_0037
Evento motivante: Insonnia
Temi: Inquietudine; solitudine
Emozioni trasferite nella scrittura: Inquietudine; angoscia; solitudine