Un giorno nascerò sopra lo spazio
che si libra tra me e te aprirò
con le mani tra il verde uno spiraglio
come si fa nei boschi, come tu
fai con il vento quando richiudi l’aria
con il saluto delle dita – ed io
cammino verso te senza avanzare
come un bambino assorto dentro il sogno
così è ora, io ancora da nascere
Perché ancora non suonano nel mondo
i campanelli arditi delle case
degli uomini alle porte azzurre d’aria
sui palazzi di fumo della città
– le grandi scogliere silenziose –
per ch’io marcì nei bianchi sentieri
della tua anima di neve.
Ma un giorno nascerò sulle parole
quando le strade parleranno quando
si muoverà la grande via maestra
e dovrà camminare anche colui
che non avrà le gambe e non vorrà.
Allora forse amico basteranno
le parole a parlare le parole
come le pietre che faranno strade
alta la voce, che illumineranno
il buio che noi lanceremo oltre
a preparar lo spazio per la grande
strada maestra
da orizzonte a orizzonte.
Autore: Gianni Toti
Data: dicembre 1946
Numero serie: 1946_0091
Temi: Speranza; vita
Emozioni trasferite nella scrittura: Speranza