Le parole avvicinano gli spazi
stasera e un dolce sgomento sentirsi
accanto dove il vuoto ha la figura
del ricordo e l’attesa cresce come
il rintocco febbrile delle campane
il tic tac delle ore nella stanza
– allora bussa con mani di sangue
il cuore al seno, assale le finestre
il mugolio del tempo, siamo soli
con le parole tra i mobili spazi
…- tu mi sei accano tu che sei lontana
…- e tu lontano che mi sei accanto
come il raggio di te..
ma non è il sole,
un raggio non è il sole, tu mi sei
come la luce delle stelle, forse
già spenta in cielo ora che m’illumina.
Autore: Gianni Toti
Data: 14 dicembre 1946
Numero serie: 1946_0090
Temi: Solitudine; angoscia; morte; ricordo
Emozioni trasferite nella scrittura: Solitudine; angoscia; morte