Vorrei chiamarti ora segreta
scoprirti
spogliare il tuo corpo buio
scovare il fiore di luce
perché tu non passi
già sei passata, un lampo
segreta ora per sempre
senza nome inghiottita da un passato
innominato forse innominabile
Ma chi può trattenerti senza un nome
che ti fulmini per l’eternità
ora segreta gola schiusa inutile
Allora tutto è senza nome?
e queste faville, queste parole poche impoverite
quale fuoco le scaglia contro il buio?
Fossero come stelle le parole
Mi darebbero il mondo
oh solo il nulla
ha un grande nome
lo nominerò?
No, cuore, cesseresti anche tu di battere
così solo, così muto, così
segreto, le parole,
lo sai, non bastano
pronunciate a una voce.
Vale di più la parola non detta
ascoltata sul suo seno una sera
lontana come lei ora, in un giorno
che non ebbe che il nome di sempre
ma fu un giorno di più nel calendario
Quella parola non detta…..
morì
nel mio nel suo cuore e da frutto
ora di disperate speranze
Fu detta in due.
Tu dici che domani
la dirai anche tu con noi, anche tu?
Ora segreta fuggita ti chiamo
dal tempo – ascolta: non io ti riavrò,
noi, io e lei e loro ti riavremo
un giorno quando splenderà il tuo nome
in un nome futuro che ti accolga,
un’ora nuova non più sola avrà
ma un grande nome, ma non lo diremo
ad una voce, lo ricanteremo
tutti, ed il nulla avrà soltanto un nome
silenzioso che non esprimerà
nulla e non potrà mai dire
il grande nome: la felicità
Autore: Gianni Toti
Data: 12 novembre 1947
Numero serie: 1947_0123
Temi: Amore; silenzio; tristezza; malinconia
Emozioni trasferite nella scrittura: Amore; tristezza; malinconia