Dopo il lavoro

Quando il tempo si ferma
(il mio lavoro intendo
che è il tempo
il mio tempo povero di pensieri..)
io non sono che te,
nient’altro,
e povertà d’amore.

Poi queste parole,
ricchezza di un uomo solo

Poi il lavoro, ancora,
quando riprenderà
e il tempo con lui
stordirà col suo ritmo ballerino,
così dolce e potente

(un’amica stretta di mano
nella battaglia triste ed entusiasta
per arricchire i figli d’amore,
qualche volta…)

poi andrò ancora all’attacco,
fantaccino di tutti i giorni,
delle giornate del passato
che sono il nostro tempo senza cuore,

per simpatia del futuro
glorioso
che non vivrò.

Autore: Gianni Toti

Data: gennaio 1948

Numero serie: 1948_0132

Temi: Imperfezione umana; malinconia

Emozioni trasferite nella scrittura: Malinconia