E tutto ora è possibile, anche il sogno
tra le canne palustri lungo il treno
che s’avveri se tu passi in un volo
o se tu cresci dalle labbra rosse
che fiammeggiano lungo la scarpata
Sulla strada del sole dove fuggo
da te verso di te corre anche il mare
corre il cielo ed il vento – parola
e vola la distanza come un filo
che si sdipana lungo le rotaie
tra le zampine di latte e di rosa
dei gatti bianchi dall’unghia di sole
che inseguono agli spazi il topo azzurro.
Laura Laura parola dove sei
che ti rincorro fuggendo da te
e mi sparpaglio fuori da quest’urlo
che divora gli spazi a gola nuda
sulla lama del vento alla finestra
azzurra del mio treno con le sbarre
e ti ricreo negli occhi tra gli anelli
dell’azzurro che infilano le dita
della sera e i capelli lungo i raggi
che sgorgano alle nuvole dal vento
e le labbra ai papaveri di fiamma
che salutano i treni alle scarpate
Laura Laura parola sei con me?
Sugli orizzonti raffiche di spazio
bruciano i campi di grano, le schiere
degli ulivi s’avventano alle spalle
verso battaglie chiare che non so
i filari di pace dell’Italia
salutano il futuro altoscillando
come una spiga dentro il petto è il cuore
ma la parola muta che s’incide
nel silenzio di dire graffia il cielo
con la paura invisibile di chi tace.
Autore: Gianni Toti
Data: 3 maggio 1946
Numero serie: 1946_0073
Temi: Malinconia; ricordo
Emozioni trasferite nella scrittura: Malinconia