Ma si, amico, prendi il coraggio
a due mani, come si dice, il tuo cuore
con le tue dieci dita strette a pugno,
gettalo nella mischia delle passioni
pronto a colpire, pronto
soprattutto a incassare
Ma no, amico, è impossibile
vivere e non soffrire
amare e non essere tradito
combattere e non essere ferito
uccidere e non essere ucciso
vivere e non morire
Non uccidere, amico, ascolta
se non sei disposto a morire
non amare se non sei pronto
a perdere lei e l’amore
non sperare se non sei forte
per tutte le disperazioni
non credere a niente e credi
a tutto, a lei e all’amore
Questo solo ti è dato, scontare
la vita come il bambino
sconta l’anno che viene,
quello della sigaretta
e quello della prima donna
e quello, tremendo, del figlio
Questo solo, e guerra
con te stesso e pace
con gli altri. Soltanto
sappi: che niente finisce,
che tutto continua, – soltanto
tra la gioia e la sofferenza,
tra la vita e la morte
la speranza e la disperazione
quello che conta è il coraggio
di vivere che è lo stesso
del coraggio di morire.
Autore: Gianni Toti
Data: 15 febbraio 1948
Numero serie: 1948_0139
Temi: Fragilità umana; amore; coraggio
Emozioni trasferite nella scrittura: Amore; coraggio