E ogni giorno
mi genero
e ogni giorno
mi creo
e nasco
ogni giorno
un tempo dicevo
comincerò lunedì
o il primo del mese
o dell’anno
oppure quando primavera
mi entrerà negli occhi
eppure avevo come motto
incipit vita nova
– intendevo che ad ogni istante
avrei potuto cominciare
a credere d’essere felice
e stasera mi sono accorto
di essere un libero un uomo
che non obbedisce a padroni
e che non crede all’inferno
sapevo sapevo di essere libero
ma disprezzavo gli schiavi
e giudicavo i servi
volevo che fossero uomini
restando a servire
non li comprendevo
non li amavo
li giudicavo
ma adesso che tutte le strade
portano lontano
e come anelli d’amore
sposano gli uomini ignoti
e uniscono il nord al sud
saluto anche i servi e gli dico
noi andiamo molto lontano
e voi
venite da molto lontano
questa è la differenza
voi venite e noi andiamo
da molto lontano
verso molto lontano
da dentro a fuori
il cerchio azzurro dell’anello
a baciare il bacio ad amare
l’amore
E sono il figlio di ieri
e il padre di domani
e canto
tutte le canzoni
sottovoce non lo nego ma canto
ogni giorno il benvenuto
nella vita a me stesso
che nasco ogni giorno da me
generato dal mio cuore
(le canzoni silenziose
sono le più belle).
Autore: Gianni Toti
Data: 22 marzo 1948
Numero serie: 1948_0140
Temi: Fratellanza; libertà
Emozioni trasferite nella scrittura: Fratellanza; libertà