La canzone della sveglia
accanto al mio cuscino,
che mi canta negli orecchi
quando tristemente ti sogno
La scopa della donnetta
che accarezza l’aria
dove tu passerai con me
donnetta mia, invisibile.
La luce bianca sui vetri
che sveglia la mia stanchezza:
vi ridisegno il tuo viso
col raggio del mattino
La sera ti scrivo, ti immagino
tentando di dire la vita
con queste parole intimidite
dal pensiero della felicità
La mattina ti cerco così
facendomi speranza,
se nel mio cuore ci fosse buio,
tu, azzurra, non ci saresti
la mia pistola per questo non sarà
quella che mi dirà: basta
adesso, povero cuore,
di battere tre volte in una
Autore: Gianni Toti
Data: 27 marzo 1948
Numero serie: 1948_0145
Temi: Amore; solitudine; malinconia
Emozioni trasferite nella scrittura: Amore; solitudine; malinconia