Le parole erano solo suoni,
musiche anche, o rumori per lei
non capiva che la vita è vita
e che la morte è soltanto morte
e niente più niente di niente
Le parole le suonava soltanto
abbandonata sul pianoforte,
non sapeva d’ essere ricca
di vita, perchè temeva di vivere
e sentiva tanto di esistere,
lei così sola, così se stessa,
per sempre.
Si nascondeva dietro la facciata della vita
scriveva con gli occhi messaggi inesprimibili
che nessuno interpretava, era libera,
di vivere, ma più ancora
era libera di morire, libera
di rifiutare.
Fuggiva, era stanca di fuggire
solo possibile la fuga
a lei che correva lungo i giorni
come lungo le rive del mare
L’inseguiva il passato
e I’avvenire….
….quale corsa per afferrarlo,
da tanto tempo, da così lontano,
da prima, tanto prima di lei
Era stanca, si è fermata,
e ha preso lo scorciatoia,
per raggiungerci al crocevia
forse a sorpasserà….
Autore: Gianni Toti
Data: 8 luglio 1948
Numero serie: 1948_0168
Temi: Morte; lutto; affetto; tristezza
Emozioni trasferite nella scrittura: Lutto; affetto; tristezza