Prima o poi arriva

Non trovo me stesso

non intreccio i fili

faccio le tre

voglio stare con te

sotto le bombe

domani

io sceglierei sempre te

scalfisco

il mio corpo,

oltre lo strapiombo

vulcani di lava nera,

sorretto dai sogni

ma le nuvole?

oltre oceano viaggiano in primo classe

mentre leggono riviste

sull’andamento della borsa,

scelgono se pioverà oppure no,

il rolex sotto il sole

cade giù

e l’oceano comincia a piangere

con la valigetta sotto il braccio

sorridono all’hostess

“ci vediamo alla prossima turbolenza”

“non viaggiamo sempre in prima classe”

sorride l’americana con il rossetto rosso

“see you soon”

le scalette, le foto

sugli occhiali neri

mentre cade in una pozzanghera

troppe distrazioni

mi sta scivolando

il senso dalle dita

le ossa si spezzano e sulle mani

rimane polvere

il tempo passa

inesorabilmente

dietro il velo del

melanconico futuro celeste

Ordinatamente sposto i bicchieri

ripongo i piatti al loro posto

il cancelletto di legno di Emily

oltre la porta il suo sguardo silenzioso

e davanti a me un richiamo sovrumano

stretto stretto

negli occhi un libro

nel caos di un supermercato

genero il silenzio

mentre sfoglio le pagine di seta

il silenzio della poesia

genera movimenti

in spazi aperti

dove ogni uomo è libero

è sempre la prima volta.

Autore: Aron Greco

Data: 2023

Situazione / evento motivante: Difficoltà davanti ad eventi nuovi

Temi: Vita; poesia; morte

Emozioni trasferite nella scrittura: Liberazione