Forse nessuno ti leggerà
piccola poesia orgogliosa
vergognosa del tuo cuore
forse inutile, solo uno scintillio di coscienza
per un sognatore incallito
che si confessa
e ricerca un equilibrio d’amore
un solo accordo sereno
dopo aver vacillato tutto il giorno
con i piedi soltanto sulla strada giusta
resistendo
pure questo mi fa felice, che domani
tu sia inutile e soltanto i canti luminosi
dell’avvenire siano degni
di essere cantati, respirati, ripetuti d’amore,
che soltanto i canti degli uomini sensibili
risuonino in questa aria intristita
delle meditazioni solitarie
lo so, un cuore solitario
non è un cuore,
un poeta che si vergogna
non è un poeta
(e io scrivo queste parole
per un lettore solo,
me stesso)
perché non si può vivere così,
ma non si può neanche morire
Perché forse lei verrà domani
gli spari s’infittiscono
ricamano il cielo di stelle scarlatte
forse verrà domani
e non viene per i morti
ma io voglio vivere.
Autore: Gianni Toti
Data: 29 marzo 1950
Numero serie: 1950_0238
Temi: Amore; solitudine; speranza
Emozioni trasferite nella scrittura: Amore; solitudine; speranza