Naufragio ho fatto nella solitudine,
maria, in un mare senza rive, senza
nè isole nè approdi, senza navi
con le stive ricolme di speranze
nuoto sopra rottami di parole
verso il filo del cielo, verso il limite
dove nuvole e vento ti disegnano
un viso d’acqua e di luce.. nuoto verso
di te e non so se tu sei un mio ricordo
o una gentile fantasia d’amore..
Ti chiamo, Maria, salvami, nel mare
della mia solitudine si levano
gabbiani di pensieri
smarriti ed onde a far tempesta, sono
un naufrago che ha solo un gavitello
di pazienza ed attende una gomena
o una zattera antica, una parola
d’amore, un filo lungo di speranza.
Autore: Gianni Toti
Data: 25 novembre 1952
Numero serie: 1952_0255
Evento scatenante: amore
Temi: amore
Emozioni trasferite nella scrittura: amore; solitudine