Ho salutato tutti, sono solo.
coi miei fantasmi anche stasera. Bussano
lievemente al portone della notte,
salgono già gradini allegri, toccano
le balaustre con dita lunghe di nulla,
sono qui, mi sorridono, viviamo
insieme la commedia; essi non sanno
che nelle case loro, su ampi letti
dorme la realtà che ho combattuto
fino a un momento fa, e che mi ha sconfitto
non facilmente, certo, ma stasera
ancora mi ha costretto al bianco muro
dalla speranza della fantasia.
Giochiamo la rivincita, nessuno
mi può battere più, coi miei fantasmi
scendo in campo, dispongo le mie forze
fantastiche, ecco vinco…non crediate
però sia così facile: è tutt’oggi
che combatto, son pieno di ferite,
forse son morto: non ho ora il diritto,
dite, di rivalermi? Grazie! Ho vinto!
Pure è così, lo sai anche tu stasera,
ci sembrano tempeste questi poveri
movimenti del cuore, e altro non sono
che risacche dell’anima….ma quando
avremo una misura anche per queste
maree d’amore, e potere dire un giorno
che un labbro fine taglia dentro il cuore:
non è niente, è così, un’onda breve
soltanto, uno sciaquio sotto la luna,
non è niente, un rivolgersi di stelle
da un universo all’altro, in un occhio di schiuma.
Autore: Gianni Toti
Data: 1954
Numero serie: 1954_0291
Evento scatenante: amore
Temi: fragilità umana; amore; solitudine; malinconia; universo
Emozioni trasferite nella scrittura: amore; malinconia; rassegnazione; disillusione