Chiudi gli occhi, riaprili, ecco il mondo

Chiudi gli occhi, riaprili, ecco: il mondo
mi dicevo, ragazzo, ai primi morsi
della malinconia; pensavo al mondo
e alla speranza, questo futuro di oggi

Chiudevo gli occhi, morivo, li riaprivo
e rinascevo al mondo, la speranza
doveva già mutata essere in vita
ed il futuro mi cantava in gola.

Chiudevo gli occhi, ero prima di nascere
la luce mi premeva le pupille
oltre i pugni serrati sulla notte:
la vita, il mondo, bussare alla porta

Pensavo al mondo, alla cosa più grande
e tanto mi pareva, troppo piccola
Misura d’universi era il mio cuore,
Non era che speranza di un futuro

Chiudevo gli occhi, oltre gli occhi che c’era?
quello che c’era prima, il mondo c’era
Aperti gli occhi o chiusi il mondo c’era
e la speranza mi restò nemica,

I sogni, la speranza, le illusioni,
le fantasie, le raffigurazioni
Chiudevo gli occhi, e gli occhi riaprivo:
pensavo al mondo, e il mondo ero io.

Autore: Gianni Toti

Data: 21 gennaio 1954

Numero serie: 1954_0317

Evento scatenante:

Temi: malinconia; giovinezza

Emozioni trasferite nella scrittura: incertezza; inquietudine; amarezza; disillusione