Non ero che aria, un atomo di sangue

Non ero che aria, un atomo di sangue,
una speranza forse non sperata,
una scintilla cieca, ero il futuro

ed ora sono vivo, di una scala
forse il giardino, di due rive un ponte
o una nota di un canto molto lungo

e dentro me il futuro, e luce e sangue
inespressi che vengono da secoli
lontani a farsi un volto e azione e cose
e pensieri dell’uomo e altre speranze
di futuro; infinite voci accordano
la mia bocca alle bocche che oggi tacciono
dentro scintille ignote d’aria e sangue
Su un cimitero immenso camminiamo
portando una scintilla al suo futuro…
Bruciamo; non c’è altro modo di vivere,
saprò che avrò vissuto se morrò__

Autore: Gianni Toti

Data: 1 gennaio 1955

Numero serie: 1954_0320

Evento scatenante: morte

Temi: fragilità umana; morte; vita

Emozioni trasferite nella scrittura: speranza; consapevolezza