E un giorno ci accorgemmo dell’ uomo,
lo scoprimmo ridendo dello specchio
tutti uguali eravamo, senza storia
che non fosse del grande gregge storia
Alto era, di marmo, infinito,
come il tuo corpo il suo dito
la mano di pietra del Caucaso
reggeva -oh Elia!- un carro di fuoco armato, e i suoi x
x veloci d’altura volavano
Altissimo, di pietra sapeva tutto,
diceva dove andare, come il soprauomo come il Papa
come oltrecristo, a noi che non vedevamo
nè all’uomo nè a Cristo.
poi cadde sul Volga, con un tonfo
profondo (dura paura?-), tra schizzi di fango.
Capimmo, era l’ultimo Io- Lui-
l’ultimo Cristo, l’ultimo Papa. l’ultimo Papa. l’ultimo Ferrigno
e noi, uomini liberi – Amen.
Autore: Gianni Toti
Data:
Numero serie: 1956_409
Evento scatenante:
Temi: Dio
Emozioni trasferite nella scrittura: amarezza