Un’anima inesperta di cimiteri
ignoranti di felicità
e di morte…
voleva essere altrove ed altri leggere
racconti,
di allegre malattie e ridente morte
e cene di azzurre minestre,
pallidi brindisi di pazzia
scrivere, ed altri leggere
ascoltare
Un’anima inesperta, così viva….
cosi giovane che mai moriva,
e d’abiti antichissimi vestita
indossava cadaveri ridenti,
amori perduti vivi negli occhi,
dolci mani ormai altrui nei capelli…
niente di se uccideva, tutta viva,
tutta antica, e morta senza morte
Peccato
un’anima così bella e ignorante!
Autore: Gianni Toti
Data: 6 giugno 1956
Numero serie: 1956_415
Evento scatenante:
Temi: morte; vita
Emozioni trasferite nella scrittura: malinconia; inquietudine; amarezza