Sulla mano che stringi mille mani,
hanno fasciato di carezze
polpastrelli neonati, e sull’inguine
che come una gola palpita
di rana, altre labbra, altre fiamme, altre parole
fuori vocabolario, fuoribordo,
gorgoglii, fiumiciattoli di sangue
Se bene mi guardi che mi ami
cento donne e duecento qui e la,
dalla caviglia alla nuca
e aperture nel cielo delle carni
e stelle rosse sotto il soffitto dei seni,
e tu, carica di sessi
a tutte le tue bocche affacciati,
la gamba – davanzale, le natiche – battenti
la schiena- parete lavata da pioggia
di salive diverse ….
eppure tutto è amore,
tutto è amore,
e vero, molteplice, stellare
nessuno è un uomo solo, un solo amore
amo l’umanità e te e lei
Io lo so
Autore: Gianni Toti
Data: 22 luglio 1956
Numero serie: 1956_450
Evento scatenante: amore
Temi: sessualità; poesia; umanità
Emozioni trasferite nella scrittura: dolore; fragilità; incertezza; speranza