Un gregge di montagne, un vecchio gregge
si riposa, col muso addormentato
tra le zampe delle colline …
Han preso sonno ch’è poco,
la lingua d’un ruscello mi lambisce
laggiù la gola, e una palpebra socchiusa
spia di lassù il tramonto
e io sono qui
vicino a farmi pietra, cerco un posto
tranquillo, che domani non vengano
stupidi innamorati a coglier fiori
sulle mie stanche costole, a svegliare
di grida e di entusiasmi la mia eterna
noia di sesso, la mia
felicità di attese oltre la vita ..
Autore: Gianni Toti
Data: 23 luglio 1956
Numero serie: 1956_455
Evento scatenante:
Temi: contemplazione; malinconia
Emozioni trasferite nella scrittura: desolazione; rancore