Mio tempo, mio secolo,
eterno e mortale
giovinezza del futuro
vecchiaia del passato,
inginocchiato nello spazio,
sepolto nei cimiteri dei mondi,
dimenticato dei posteri,
atteso dagli avi,
strano, assurdo, ai contemporanei,
camminatore immobile fulmineo
, vecchio fanciullo : l’universo cresce
e tu fra infiniti trascorri
e a me molteplici vite
fingi tra nascite e morti,
Pensarti? Non so, ti descrivo
in quello squillo opaco che laggiù
un suonatore negro ha schiacciato
tra due piatti d’ottone, una nota
persa nell’universo che si dilata
Autore: Gianni Toti
Data: 29 agosto 1956
Numero serie: 1956_470
Evento scatenante: insonnia
Temi: cambiamento; solitudine; corpo; universo
Emozioni trasferite nella scrittura: malinconia; mancanza; fascinazione