Si avvicina il futuro
e gli avi all’orecchio
dei discendenti sussurrano:
-attenti, figlioli, è vicino,
ma, ahimè, come impreparati siete
al grande viaggio, e come immenso ancora vi pare
il vostro grumo di fango…!
E ormai non è nemmeno più
un oscure presentimento,
il vaticinio è certo, e gli auguri lontani
ci parlano del tempo:
bisognava pure arrivare un giorno..
così prossime le stelle, così immensi gli occhi,
e pontenti gli occhiali dello spazio
Il giorno, o sia anche il secolo o il millennio
o il tempo senza tempo,
è la strada su cui poso il mio piede
e c’è un segno laggiù.. ..
mi viene incontro ….
Autore: Gianni Toti
Data: 4 settembre 1956
Numero serie: 1956_479
Evento scatenante:
Temi: imperfezione umana; universo; generazioni
Emozioni trasferite nella scrittura: introspezione