Quando scrivi, ti interroghi ed interroghi
le risposte attorno a te, a te vicine
e a te lontane,
decifrando sogni
con sconosciute cabale, come se
da cieli antichi, da firmamenti futuri
trasmettessero per chi sa chi
chi sa come ….
un cuore che capta onde, dunque,
un’antenna d’amore, un filo di zanne
che incide canzoni cantate su Marte …
E poi leggi e capisci e non capisci
e poi leggono e fanno domande
e da te pretendono, povera
antenna innamorata degli spazi,
la chiave d’oro, la cifra cosmica, il Verbo
Ma tu scuoti la testa, hai tanta pena,
e ascolti, ascolti soltanto,
così solo, così sono nell’universo delle parole
Autore: Gianni Toti
Data: 7 settembre 1956
Numero serie: 1956_486
Evento scatenante:
Temi: contemplazione
Emozioni trasferite nella scrittura: incomprensione; tristezza