Si rischiarano appena le mammelle notturne

Si rischiarano appena le mammelle notturne
sospirano lontanissimi gli astri
non sapendo di agitare quaggiù
le tendine degli orizzonti…

senza parole non so capire
non so dire senza parole
pure so che soltanto l’inesprimibile
ha sensi profondi, verità inoppugnabili,

chiusi in un universo di parole
traduciamo le linuge sconosciute,
in versi incontrollabili, e così
lottiamo contro cosmiche tristezze

Due miliardi di piccoli universi
soli nell’infinito, finiti,
coraggiosi di morire,
interroganti e consci che nessuno

risponderà, neanche Dio, impazzito
a cercarci per cieli, più solo
di tutti, prigioniero dei nostri sogni
che lo cancellano piano piano

Autore: Gianni Toti

Data: 15 settembre 1956

Numero serie: 1956_497

Evento scatenante: introspezione

Temi: Dio; universo; contemplazione

Emozioni trasferite nella scrittura: mancanza; introspezione