S’incrina, il labbro e il silenzio

S’incrina, il labbro e il silenzio,
sul vetro dei cieli una riga
di nulla una penna nebulosa
di duro diamante ha scritto
parole di vigilia: s’incrina,
si rompe il silenzio, e l’anfora,
la brocca azzurra, l’orizonte è
un iceberg di spazi, e stringe il labbro
sopra i denti di neve: che il sangue
non scorra, che nulla là turbi
l’evento, che nulla il silenzio
richiuda qui nel carcere dei suoni,

Il silenzio, il silenzio sonoro
del tempo, sta per rompersi,
questo vi dico, e non voglio
la Cassandra, non voglio
essere del futuro; ascoltatemi dunque:
tra poco, tra poco dirà,
la prima parola senza senso ….

Autore: Gianni Toti

Data: 6 ottobre 1956

Numero serie: 1956_502

Evento scatenante:

Temi: solitudine; natura; malinconia

Emozioni trasferite nella scrittura: malinconia; rassegnazione