Allegri, leggeri, i morti,
stupefatti, diversi, se ne vanno
in un mondo senza orologi
Ieri uno mi sfiorò, correva
spogliandosi del tempo, era vestito
di foglietti di calendario,
fu un attimo, frenò bloccando le ali
azzurre di crisalide, la mano
agitò verso me, voleva dirmi,
spiegarmi, proclamare
la sua felice incredulità….
poi si battè col palmo sulla fronte
già nuvola, e orizzonte, per l’ultima volta
si dette dello stupido, come potevo
io credergli se già neppure lui…
e sfrecciò via, allegro,
leggero, stupefatto, diverso,
lasciandomi nel mondo
dei calendari e degli orologi
Autore: Gianni Toti
Data: 16 ottobre 1956
Numero serie: 1956_507
Evento scatenante:
Temi: morte; tempo
Emozioni trasferite nella scrittura: malinconia; desiderio; inquietudine