Mi basta, non mi basta, non lo so,
quest’umile universo silenzioso,
immutabile, con un polso lungo,
lunghi miliardi d’anni?
Tutto così, tutto così uguale,
e lento, lento a vivere?
Un umile universo, una prigione
dimenticata in un deserto dove
nessuno più verrà, per dissodare
morti spazi; gli dei son non curanti
di quest’alito breve che raggiunge
un vortice lassù, niente, un sospiro
fatto di mille ultimi sospiri….
Così? Così! E presentano
a me uno specchio cosmico,
dicono: qui te stesso,
cerca, se ti ci trovi…
Un umile universo, solo un paria
del cosmo,
dimenticato…
E io?
Autore: Gianni Toti
Data: 17 ottobre 1956
Numero serie: 1956_509
Evento scatenante:
Temi: universo; malinconia
Emozioni trasferite nella scrittura: malinconia; inquietudine; incertezza