In due, da soli, a metà con se stessi
dormono, muiono un poco,
e il cielo è nudo, la terra è vestita,
e le forme dei sogni cercano vie oscure
per entrare in confuse realtà…
Poi da soli, o in due, o in tre, o in molti
camminano e lottano con i sogni notturni, –
la mattina all’angolo della strada
il miracolo potrebbe pur compiersi
un giorno o l’altro, perché non sperare?
Ma il sogno si dorme, la vita si vive,
– e se fossero solo messaggi,
presentimenti, avvisi, inviti, i sogni?
la mattina che moriremo, allora
all’angolo della strada, il miracolo,
ricosceremo, non sarà
neppura un miracolo: con fiducia io sogno.
Autore: Gianni Toti
Data: 25 ottobre 1956
Numero serie: 1956_517
Evento scatenante:
Temi: vita; morte; condizione umana
Emozioni trasferite nella scrittura:
speranza; sogno; desiderio