Si, il mio cuore (non so
altrimenti chiamarlo, scusate)
è un campo trincerato,
– come il vostro, del resto,-
Una orribile trincea, sapete,
è l’ignoranza, ci conosciamo
col sangue, il nome diciamo
con sillabe di ferite,
col sospetto firmiamo
che tu non crede ch’io sia
con questo o quel nome ……
Una trincea dell’anima, una diga
contro il fiume di dolce acqua
che corrode i ciechi bastioni,
ma già io esco all’aperto
e la trincea è soltanto
un ricordo alle spalle ….
Autore: Gianni Toti
Data: 28 dicembre 1956
Numero serie: 1956_532
Evento scatenante:
Temi: guerra; lotta; malinconia; fragilità
Emozioni trasferite nella scrittura:
dolore; sofferenza