Silenzio e attesa, qui

Silenzio e attesa, qui,
dentro il vestito di pietra,
di verdi tessuti foderato,
– speranza, anche,
di un giorno che verrà
– non importa quando
(mai più, qui,
importa
il quando,
– prima, forse,
importava, prima tutto
importava, e il se e il come _

Silenzio, speranza, attesa,
dunque ………
………….
solo quella vibrazione sotterranea,
quel ronzìo delle erbe che a volte
voi forse andrete su noi camminando
con fasci di fiori sul braccio
da cingerne le vesti
fronti di pietra,

quel sibilo,
quel respiro,
a volte,
è segno
di perplessità,
turbamento, forse
– ma non temete, per ora
non è questo,
il vostro timore, ma il nostro

Perplessità, turbamento?
Si, una leggera
vaga ed inquieta
grevità imponderabile, -tutto
è possibile, ormai,
a chi non più vive,
e attende, soltanto
attende : forse, anche
che quel giorno non venga e che tutto
Attesa, soltanto Attesa ….

Autore: Gianni Toti

Data: 27 dicembre 1956

Numero serie: 1956_531

Evento scatenante: morte

Temi: morte; malinconia

Emozioni trasferite nella scrittura:
inquietudine; rassegnazione